(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Chiudere, come previsto per il 2021,
la centrale a carbone di La Spezia, e puntare alle fonti
rinnovabili. È quanto chiede il Wwf Italia in una lettera al
ministro dello Sviluppo Economico (Mise) Stefano Patuanelli,
dopo che ieri il sindaco della città ligure Pierluigi Peracchini
ha reso noto che il Mise avrebbe negato a Enel il permesso per
la chiusura della centrale a carbone. Secondo il Wwf questo
diniego potrebbe essere interpretato come "una indebita e
aggressiva pressione per sollecitare l'autorizzazione del gruppo
a gas, finendo per ritardare ancora la chiusura della centrale,
invocata dalla popolazione spezzina da decenni, popolazione che
ha sofferto molti gravi danni alla salute, all'ambiente e ad
alcune attività economiche connesse".
Il Wwf ritiene che il ministero dello Sviluppo non possa
continuare a sostenere l'apertura di nuove centrali fossili,
contravvenendo agli impegni europei e internazionali che, al più
presto dovranno essere ancora più ambiziosi, ma debba lavorare
per favorire la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili e per limitare le nuove centrali a gas al minimo
indispensabile.
L'associazione ambientalista chiede al ministero - conclude
la lettera, firmata dalla presidente Donatella Bianchi - di
consentire ai cittadini di vedere, finalmente, la chiusura della
centrale a carbone e di favorire la messa a punto di un piano
per la creazione di un centro di eccellenza delle fonti
rinnovabili e dell'efficienza energetica, dopo un confronto con
il Comune e i cittadini di la Spezia. (ANSA).
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